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Scoliosi

La scoliosi viene definita come una deformazione tridimensionale clinica del rachide, con comparsa di curvature laterali della colonna in modo persistente e non modificabile. La rotazione delle vertebre determina il gibbo, in genere costale.

Questa deformità è più evidente a livello costale. Esistono delle eccezioni in cui non vi è rotazione ma vi è “atteggiamento scoliotico”. La scoliosi (dismorfismo) si differenzia da un atteggiamento scoliotico (paramorfismo) in quanto in quest’ultimo si evidenzia una reversibilità con scomparsa rotatoria nei test. Leggi tutto “Scoliosi”

Bruxismo e psicoterapia

Per il bruxismo possiamo ipotizzare un funzionamento dissociato delle emozioni.

Per la teoria delle dissociazioni ognuno di noi ha delle emozioni intolleranti, alcuni non sopportano la rabbia, altri la tristezza, altri la vergogna. Sebbene alcune persone non sopportino determinate emozioni, queste sono comunque presenti in zone specifiche del nostro cervello, non in maniera accessibile o cosciente.

Esistono delle strategie per “coprire” le emozioni indesiderate. Per esempio invece di sentirci arrabbiati proviamo tristezza che in questo caso copre la rabbia.

Una possibilità terapeutica è utilizzare degli strumenti per arrivare ad identificare quelle che sono le emozioni dissociate o nascoste ed ipotizzare così un percorso di cura.
Bisogna quindi scoprire dal punto di vista psicologico le cause emotive che hanno portato al bruxismo.

Dott.ssa Nunzia Ruggieri Psicologa-Psicoterapeuta

Le fratture di LeFort

Le fratture di LeFort sono fratture tipiche nei traumi facciali. La frattura di LeFort deve il suo nome al chirurgo francese René LeFort (1869-1951), che le descrisse agli inizi del ventesimo secolo.
Nel disegno accanto alla dissezione si evidenziano le linee di frattura e quindi le 3 differenti tipologie di fratture di LeFort.

Allattamento e apparato stomatognatico

Il tipo di allattamento condiziona lo sviluppo dell’apparato stomatognatico e della postura dell’individuo. L’allattamento al seno produce un movimento fisiologico della lingua, della sua muscolatura e della componente deglutitoria. Si ha una espansione mascellare e distensione del palato che aiuta la respirazione. Un allattamento alla tettarella ed una suzione con il dito facilità l’asimmetria dell’apparato stomatognatico con conseguenze di reflussi, disfagie, anomalie nella fonazione, broncopatie etc.
Il ciuccio è preferito alla suzione del dito per la maggiore simmetria e minor impatto (lunghezza nominale di 25 mm che non coinvolge i molari) e meno possibilità di avere un morso aperto.

Il neonato e le fontanelle craniche

Le fontanelle sono zone di tessuto non ancora formato dal punto di vista osseo.
Nei primi mesi di vita il movimento cranico è molto ampio e percepibile; più si procede con l’età e più le suture craniche si saldano tra loro senza tuttavia perdere completamente l’intrinseca motilità cranica.